12 MAGGIO 2020

Proiezione del Documentario

SCHIAVI DI RISERVA

Martedi 12/05/2020 ore 21.00

Rassegna di OpetBosna! “Dai Balconi ai Balcani e Oltre”

a partire dalle ore 21.45, dopo la proiezione del documentario “SCHIAVI DI RISERVA”

OpetBosna! ti invita a collegarti per uno scambio di idee coi registi ed i protagonisti su quanto appena visto.

tramite il seguente link https://bit.ly/2xEKrbR

oppure con le seguenti credenziali di Zoom Meeting Cloud

Meeting ID: 852 9754 3156
Password: 410098

Sinossi: “In Libia, la schiavitù è stata ripristinata. L’Europa l’ha provocata, l’ha permessa e ne trae beneficio. In caso di necessità, l’UE ha i propri schiavi di riserva appena oltremare”.
Questo è il messaggio consegnatoci da 3 ragazzi africani appena sbarcati in Sicilia, dopo aver attraversato il deserto e il mare e soprattutto dopo essere stati usati come schiavi in Libia. La situazione sul terreno, fuori controllo e gestita da diverse bande armate locali, e la mancanza di un governo riconosciuto creano le condizioni perché la schiavitù sia comunemente accettata, diventando una parte reggente del sistema produttivo libico.
Tuttavia, qual è il ruolo dell’UE in questo inferno?
L’Italia ha finanziato le milizie libiche e i centri penitenziari (in realtà colonie di schiavi) con milioni di euro per combattere l’immigrazione.
L’Italia ha venduto armi all’Arabia Saudita (500 milioni di euro negli ultimi 2 anni), ora finite nelle mani dei gruppi armati africani di Libia, Niger e Mali. L’Italia ha ora dispiegato 500 soldati italiani in Niger per opporsi a queste bande.
L’Italia ha pagato la più grande tangente della storia (oltre 1 miliardo di euro pagati nel 2011 dall’ENI) agli allora primo ministro nigeriano e ministro del petrolio nigeriano per assicurarsi lo sfruttamento di un’area al largo della Nigeria.
È un paradigma condiviso? Ci stiamo preparando ad accettare la schiavitù in tutto il mondo?